A Grotti (Rieti) Alessandro “Jolly” Lamberti libera Er Cid 8c, Carpe Diem, 8b/c e King for a Day 8b/c
Progetti ed ecologia. Passato e futuro.
“Er Cid” era un vecchio progetto attrezzato da Stefano Finocchi, forse l’ultima via del suoperiodo “trash” che ancora non aveva una salita. Dalla fine degli anni ottanta e per tutti gli anni novanta, sotto l’estro creativo di Finocchi, appunto, e di Toffa,a Grottidilagarono gli itinerari scavati e resinati. Dal canto mio, allora come oggi, non attrezzavo le vie ma le salivo: sfruttavo il lavoro di altri (che peraltro si divertivano a fare), tanto che qualcuno, giustamente, mi dedicò un blocco nuovo chiamandolo”l’opportunista”.
Il fatto che non attrezzassi vie non mi toglieassolutamente laresponsabilitàdello scempio che stava avvenendo: io stesso, infatti, di quelle vie compivo solitamente la prima salita o la prima ripetizione, inviavo la foto alle riviste, e dunque in questo modo le avvaloravo;ne ero, talvolta, anchesubdolo mandante.C’era una attenuante: in quelperiodo in tuttala Francia, che era per noiil modello,si scavava, eperpiù di un decennio le vie dure di riferimento (La Rose et le Vampires, Macuba, Bronx) avevano gli appigli costruiti artificialmente.
A mio parere il bricolage degli itinerarinon è soltanto un problema estetico (le vie artificiali, infatti, sonotalvoltabrutte da vedersi ma spessobelle da salire) ma soprattutto un problema etico: lo scavare avvantaggia troppo lo scavatore, che può costruire la propria viain linea conciò che più gli è congeniale; è una sfida slealesia nei confronti della natura (che in questo casa perde per forza) che nei confronti degli altri ripetitori, i quali non giocheranno alla pari col tracciatore. Siamo noi che dobbiamo adattarci alla roccia per poterla salire e non dovrà essere la roccia adattata a noi se non riusciamo. Quando la parete è troppo lisciabisogna diventare più forti oppure lasciar perdere.
Oggi finalmente ci siamo pentiti quasi tuttie la tendenza è ovunquecambiata: persino a Grotti gli spittatorifanno del “bricolage” solo se strettamentenecessario a consolidare prese mobili oasistemareappigli troppo taglienti. Il Cid stava li, era stata già scavata da tempo(e nonavrebbe avutosenso, ormai, non salirla) mai progetti più duri sui quali sto indirizzando ora la mia ricerca e i miei sforzi maggiori (per esempio “Alvitrek” a Ferentillo, “Ultimo Tango” alla Curva, “Aspettando un urlo” al Turano) sono tutti naturali.
Anche “Carpe Diem” (8b/c) e ” King For a day” (8b/c), salite da me quest’inverno, fanno parte della nuova generazione di vie “ecologiche”: naturali e pertanto con appigli spesso taglienti e dolorosi.
Jolly
Alessandro Jolly Lamberti sale “Er Cid” 8c, Grotti
ph Piero Amato
www.jollypower.com
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