La GTS è un lungo e selvaggio trekking che attraversa longitudinalmente il grande massiccio supramontano, nei territori di Orgosolo e Oliena (provincia di Nuoro). Durante le quattro tappe si attraversano fenomeni geologici ed emergenze antropologiche uniche ed originali. Un viaggio nel passato arcaico della Sardegna, rimasto inalterato fino a noi.
Il Supramonte è un vasto massiccio calcareo che occupa gran parte della
Sardegna centro-orientale ed insiste nel territorio di cinque comuni,
Oliena, Orgosolo, Dorgali, Urzulei e Baunei.
La porzione più
interna di questo territorio è stata da sempre meta degli escursionisti
più esigenti perché nonostante si tratti di un territorio stupendamente
selvaggio, lo si trova pressoché deserto, quasi appartenesse ad un altro
tempo. In queste montagne le uniche tracce lasciate dall’uomo (a parte
qualche strada sterrata) sono i resti dei cuiles (ovili) che ci
accompagnano per tutto il sentiero.
La Grande Traversata del
Supramonte è un lungo itinerario non segnato di quasi 50 chilometri,
percorribile in quattro giorni dove l’unica preoccupazione deve essere
quella di individuare il sentiero con attenzione anche perché l’impegno
fisico richiesto non è mai altissimo: si pensi che il dislivello
complessivo è di 1700 metri ben distribuiti.
GTS è un sentiero
vecchio e nuovo. Vecchio perché calpesta antichi tratturi dei pastori,
nuovo perché – a parte il Selvaggio Blu – mai prima d’ora si era parlato
e descritto un itinerario sardo con un percorso di più giorni ben
definito, con rifornimenti d’acqua (in sorgenti naturali) e
pernottamenti all’aperto.
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